Mariarosa Mancuso su Sette del 15/3/2001 a pagina 175., 15 marzo 2001
Le letture del vignettista Vauro: «I primi libri che ho letto sono stati "Giamburrasca" e "I ragazzi della via Paal"
Le letture del vignettista Vauro: «I primi libri che ho letto sono stati "Giamburrasca" e "I ragazzi della via Paal". Avevo otto anni e poiché ero un bambino presuntuoso leggevo già anche i quotidiani. Con la mia citazione preferita ho fatto anche una maglietta: "Sto preparando il mio prossimo errore". La maggioranza dei libri che prendo in mano stringe il cuore. I libri erotici li ho letti fino a sedici anni, prima di passare alla pratica». «Il libro più difficile da leggere è stato "Scritti sulla letteratura e sull’arte", di Brecht. C’ho messo un anno e mezzo». «Il personaggio letterario che ho odiato di più è stato l’avvocato di "Giamburrasca". Farei invece la corte alla cioccolataia di "Chocolat", il romanzo di Joanne Harris». «L’ultimo romanzo italiano che ho letto è stato "Baudolino", di Umberto Eco: l’ho interrotto a pagina trenta». La poesia d’amore più bella: «"Rosa fresca aulentissima...", di Cielo d’Alcamo». L’incipit più promettente: «"Quel ramo del lago di Como..." (il resto me lo hanno fatto odiare a scuola)». I dialoghi più belli: «Quelli di Ionesco».