Maria Chiara Bonazzi, La Stampa, 29/08/1/997., 20 marzo 2001
Il programma svedese di sterilizzazione dei cittadini «inferiori» (poveri, di razza incerta, con difficoltà d’apprendimento), incoraggiato dal governo, fu istituito con una legge del 1935 e continuò poi fino agli anni Settanta (circa 60 mila interventi)
Il programma svedese di sterilizzazione dei cittadini «inferiori» (poveri, di razza incerta, con difficoltà d’apprendimento), incoraggiato dal governo, fu istituito con una legge del 1935 e continuò poi fino agli anni Settanta (circa 60 mila interventi). Tra le allusioni razziali dei dossier, necessarie per giustificare gli interventi, frasi quali «ha l’aria tipicamente gitana». Norvegia, Danimarca, Finlandia e Svizzera, sebbene su scala ridotta, portarono avanti programmi simili. Il caso del cantone francofono svizzero di Vaud che nel 1928 rese obbligatoria la sterilizzazione degli handicappati mentali con una legge utilizzata poi da Hitler per modellare le leggi razziali naziste.