David Bianco su il manifesto del 21/03/01 a pagina 13., 21 marzo 2001
Resoconto di un esperimento settecentesco dell’Accademia del Cimento (Firenze): «Una farfalla, o che avesse patito innanzi nel venir brancicata colle mani mettendola nel vaso, o se patisse poi per la privazione dell’aria, certa cosa è che, appena fatto il voto, parve priva di movimento, scorgendosi a gran fatica un tremolio languidissimo nelle sue ali
Resoconto di un esperimento settecentesco dell’Accademia del Cimento (Firenze): «Una farfalla, o che avesse patito innanzi nel venir brancicata colle mani mettendola nel vaso, o se patisse poi per la privazione dell’aria, certa cosa è che, appena fatto il voto, parve priva di movimento, scorgendosi a gran fatica un tremolio languidissimo nelle sue ali. Sventolaron bene all’entrar dell’aria, ma non si poté ben discernere se l’animale o il vento se le muovesse. Indi a poco, cavata dal vaso si trovò morta». Scopo dell’esperimento, la confutazione dell’esistenza del vuoto.