Francesco Santoianni, "Disastri. Da Atlantide a Chernobyl. L’uomo e le grandi catastrofi", Giunti., 21 marzo 2001
Gli etruschi prevedevano i terremoti e evacuavano sempre in tempo le loro città. Segnali premonitori: moltiplicarsi delle vipere, intorbidirsi dell’acqua nei pozzi, bagliori notturni, boati sotterranei
Gli etruschi prevedevano i terremoti e evacuavano sempre in tempo le loro città. Segnali premonitori: moltiplicarsi delle vipere, intorbidirsi dell’acqua nei pozzi, bagliori notturni, boati sotterranei. La scienza ammette che questi fenomeni si verificano effettivamente prima di un sisma. I sacerdoti etruschi squartavano poi un vitello e ne esaminavano le viscere. Da questa ispezione ricavavano informazioni ulteriori e pressochè certe (auspìci). La scienza oggi: alla vigilia di un terremoto si aprono nel terreno microfessure che permettono la risalita di radon, gas fortemente ionizzante. Il radon provoca in molti animali (uomo compreso) un aumento del tasso di serotonina nel sangue. Conseguenza della serotonina: irrequietezza, schiumosità delle viscere ben visibile a occhio nudo.