Lauretta Colonnelli sul Corriere della Sera del 13/3/2001 a pagina 55., 13 marzo 2001
Negli anni Venti, a Parigi, il fotografo Man Ray incontrò la marchesa Casati, lei gli chiese di farle il ritratto nel salotto di casa sua
Negli anni Venti, a Parigi, il fotografo Man Ray incontrò la marchesa Casati, lei gli chiese di farle il ritratto nel salotto di casa sua. Per un problema di corrente elettrica, l’artista fotografò la marchesa alla luce delle sole lampadine del salotto, senza altre lampade accessorie: «Quella sera stampai le pellicole: erano flou, le misi da parte e giudicai la seduta di posa un fallimento. Non avendo ricevuto mie notizie, la marchesa mi telefonò poco dopo; dichiarai che i negativi non valevano niente, ma lei insistette per vederli, per mediocri che fossero. Ne stampai qualcuno dove si intravedevano le sembianze di un volto: su un negativo comparivano tre paia di occhi. Si sarebbe potuto prendere per una versione surrealista della Medusa. Proprio questa fotografia l’incantò: avevo fatto il ritratto della sua anima, mi disse, e ne ordinò dozzine di copie». Quella foto segnò l’inizio del successo di Man Ray.