Silvia Fumarola su la Repubblica del 22/3/2001 a pagina 50., 22 marzo 2001
Roberta Manfredi a proposito del padre Nino: «Lo contestavo, lo volevo più come padre e non lo potevo avere
Roberta Manfredi a proposito del padre Nino: «Lo contestavo, lo volevo più come padre e non lo potevo avere. Mi ricordo benissimo, una volta, presi il coraggio a due mani, eravamo io e lui da soli. Occasione rarissima. Fece tardi, io lo aspettai per cenare insieme, due uova al tegamino, in cucina. Lo guardai: "Ho bisogno di te papà, ho bisogno che ti occupi di me". Ci fu un lungo silenzio. "Ma Roberta, io sono un attore. Non posso più di così"... Molto geloso, possessivo, autoritario. Severo con i miei fidanzati, un papà tradizionalista. Anch’io, da ribelle, non presentavo dei tipini a modo, più lui mi stava addosso più mi fidanzavo con i borderline. Ho iniziato con Alan Sorrenti che venne a casa predicando l’amore libero e la marijuana, offrendogli uno spinello. "Vuole provare?". Mio padre si girò: "Robe’ , ti gonfio"». Nino Manfredi, con la figlia Roberta «molto geloso, possessivo. Severo con i miei fidanzati, tradizionalista. E io, da ribelle, più lui mi stava addosso più mi fidanzavo con i borderline. Ho iniziato con Alan Sorrenti che venne a casa predicando l’amore libero e la marijuana e offrendogli uno spinello: "Vuole provare?". Lui si girò: ”Robbe’, ti gonfio"» (versione su Amica)