Paola Rocco, 26 marzo 2001
A Roma "il grande esodo dei comici dell’arte avvenne nel secolo della Controriforma, che decretò lo smantellamento di tutti gli spazi teatrali, oltraggio alla città santa
A Roma "il grande esodo dei comici dell’arte avvenne nel secolo della Controriforma, che decretò lo smantellamento di tutti gli spazi teatrali, oltraggio alla città santa. Papa Innocenzo XII, sotto le assillanti richieste della parte più retriva della borghesia e dei massimi esponenti del clero, aveva ordinato, nel 1697, l’eliminazione del teatro di Tordinona, il cui palco, secondo i moralisti, aveva registrato il maggior numero di esibizioni oscene. Di riflesso, il cardinale Carlo Borromeo, operante nel Nord, si era dedicato alla redenzione dei ”figli milanesi” attraverso una netta distinzione tra arte, massima forza di educazione spirituale, e teatro, manifestazione del profano e della vanità".