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 2001  marzo 25 Domenica calendario

Amanti del cardinale romano Alessandro Albani, detto ”sagratino” per via della sua esclamazione preferita («Per Dio sagrato!»)

Amanti del cardinale romano Alessandro Albani, detto ”sagratino” per via della sua esclamazione preferita («Per Dio sagrato!»). La prima fu Olimpia Pamphilj, pronipote di papa Innocenzo X, sette figli: prese a consolarla nel 1714, alla morte del marito Filippo Colonna. Pasquino illustrò la relazione chiamando lei Pimpa e lui don Pasquale: «Quando specchiasi nel vetro, / don Pasqual le gioca dietro. / Se il mantel porta alla moda, / ei le appunta ben la coda, / se la veste s’incartoccia, / don Pasqual gliela scartoccia». Morta donna Olimpia nel 1731, l’Albani rivolse le sue attenzioni ad Anna Grimani: grazie alle sue pressioni, la Sacra Rota annullò il di lei matrimonio con il conte Marcantonio Gozzadini. La relazione era nota a tutti. Dalla ”Piccola Gazzetta di Roma” il resoconto di una delle loro serate: «Ier sera si è data al teatro Alibert la prima rappresentazione dell’opera Siroe, musicata da Gaetano Latilla su parole del Metastasio. Il cardinale Albani, che aveva passato l’intero pomeriggio in casa della Grimani per trattar d’affari con lei... ha onorato di sua presenza la rappresentazione; ma poi, sacrificandosi con la privazione di questo divertimento, è uscito dal teatro subito dopo il primo atto per ritornare a trattar d’affari in casa della Grimani». L’ultima protetta, Francesca Gherardi, vedova del conte Cherufini, gli valse l’appellativo di cardinale sub titulo divae Cheruphinae. Per far sì ch’ella allevasse nel lusso i suoi quattro figli, l’Albani finì per indebitarsi. Chiese allora all’amico Marco Antonio Sabatini di fargli avere un prestito. Questi gli rispose che avrebbe potuto «risanar le finanze con la modestissima spesa di un baiocco»: «tanto costa un fasciame per dar fuoco al palazzo Cherufini, e, quando tutti gli abitanti di quella casa saranno scomparsi, Vostra Eminenza potrà risparmiare le enormi somme che finiscono là».