la Repubblica 2001, 27 marzo 2001
Yves Saint Laurent vive a Parigi, nel palazzo di Rue Babylone, circondato da quadri di Picasso, Mondrian, Matisse, Goya e dai ritratti del cane Moujik fatti da Andy Warhol
Yves Saint Laurent vive a Parigi, nel palazzo di Rue Babylone, circondato da quadri di Picasso, Mondrian, Matisse, Goya e dai ritratti del cane Moujik fatti da Andy Warhol. Alle sue spalle, nello studio, è appesa una frase dei ”Guermantes”: «Accettate di essere chiamata nervosa: voi appartenete a una famiglia splendida e miserevole, che è il sale della terra. Tutto ciò che abbiamo di grande ci viene dai nervosi. Noi gustiamo musiche delicate, bei quadri e mille squisitezze: ma non sappiamo quanto esse sono costate, ai creatori, di insonnie, di pianti, di risa spasmodiche, orticarie, asma, epilessie; e quel terrore della morte che è la cosa peggiore di tutte». Saint Laurent ha una grande passione per il teatro, nata quando i suoi genitori lo portarono a vedere ”La scuola delle mogli” di Molière a Orano, in Algeria: «Avevo tredici anni, e quando si levò il sipario, davanti a quello spettacolo meraviglioso, nacque la mia prima vera passione, quella per il teatro, per le scene, per i costumi». Nel 1971 impose al fotografo Jeanloup Sieff di fotografarlo nudo per il lancio del suo primo profumo maschile. Ha vestito anche Marguerite Yourcenar, la prima donna a essere ammessa all’Academie Français, nel 1981: le preparò un lungo abito blu e uno scialle di seta bianca a coprire capelli e spalle. Con la famiglia non aveva mai parlato della sua omosessualità: «Il giorno in cui mi conferirono la Legion d’Onore, mio padre era sconvolto. Io avevo il mio bel nastro rosso, non so come mi ritrovai solo con lui e scoppiai a piangere. Papà, gli dissi, tu sai come sono. Forse avresti voluto che io fossi un vero uomo, che portassi avanti il tuo nome. Lui mi rispose, mio caro, non ha nessuna importanza. Era il 1985 e non ci eravamo mai parlati prima». Si è regalato una casa a Tangeri, pareti bianche e completamente vuota, «in cui finalmente mi riposo e raggiungo la tranquillità».