Marianna Aprile, 28 marzo 2001
I venticinque dipendenti della Lacim (azienda nata negli anni Cinquanta in provincia di Varese e successivamente trasferitasi in quella di Savona) riciclano pellicole cinematografiche, trasformandole in plastica
I venticinque dipendenti della Lacim (azienda nata negli anni Cinquanta in provincia di Varese e successivamente trasferitasi in quella di Savona) riciclano pellicole cinematografiche, trasformandole in plastica. La pellicola non più proiettabile viene lavorata e resa utilizzabile come un foglio di carta da imballaggio. I fogli vengono rivenduti (a poche centinaia di lire al chilo) a ditte specializzate che le trasformano in materiale plastico. Ogni anno in Europa si distruggono circa 250mila copie di film.