29 marzo 2001
Nei traffici internazionali le tangenti sono rese possibili dalla presenza dei mediatori. Quando si chiude un affare, cioè esiste qualcuno che ha messo in contatto il venditore e il compratore e questo qualcuno vuole una provvigione
Nei traffici internazionali le tangenti sono rese possibili dalla presenza dei mediatori. Quando si chiude un affare, cioè esiste qualcuno che ha messo in contatto il venditore e il compratore e questo qualcuno vuole una provvigione. Così è per il petrolio, così è per le armi. L’esistenza del mediatore è pacificata al punto che la legge obbliga le società pubbliche venditrici di armi ad indicare su appositi documenti l’entità della provvigione pagata. La tangente si costruisce facilmente così: si concorda col mediatore una provvigione molto più alta del normale e la differenza (’la cresta”) si parcheggia poi in un conto estero. Questo surplus è un ”nero”, cioè non risulta come esistente da nessuna parte. Con questo ”nero” si possono pagare futuri mediatori, ma anche amici o uomini politici di tutto il mondo. Trattandosi di armi e di un modo così facile di far denaro, la malavita è ben presente in questo mondo