Bernardo Valli su la Repubblica dell’1/04/01 a pagina 32., 2 aprile 2001
Padre Antonio Criminali, nato nella provincia di Parma il 7 febbraio del 1520, fu il primo martire gesuita
Padre Antonio Criminali, nato nella provincia di Parma il 7 febbraio del 1520, fu il primo martire gesuita. Nel maggio del 1549 si trovava in India, a Punaikayal. In seguito alle angherie dei portoghesi, che intanto avevano lasciato la zona, la comunità cristiana locale fu attaccata dai musulmani. Durante l’assalto, padre Antonio si inginocchiò cinque volte di fronte agli infedeli, che sopraggiungevano armati di pugnali e frecce. La prima ondata di musulmani, vedendolo in quella posizione e disarmato, lo risparmiò. Al secondo attacco lo aiutarono ad alzarsi. Alla terza genuflessione, un moro lo colpì con una lancia al fianco sinistro, molti altri gli si gettarono addosso e lo spogliarono. Il Criminali li aiutò, liberandosi dagli indumenti. Venne decapitato alla quinta genuflessione. All’interno della Compagnia del Gesù qualcuno si interrogò sulla sua condotta, e il gesuita Niccolò Lancellotti, malgrado l’ammirazione per il confratello, in una lettera a Ignazio di Loyola ipotizzò che avesse cercato di proposito il martirio.