Maria Pia Fusco su la Repubblica dell’1/04/01 a pagina 34., 2 aprile 2001
Il vero nome di Mata Hari (che in malese significa "sole", letteralmente "occhio del giorno") era Margaretha Gertrud Zelle
Il vero nome di Mata Hari (che in malese significa "sole", letteralmente "occhio del giorno") era Margaretha Gertrud Zelle. Figlia di un cappellaio, nacque il 7 agosto del 1876 a Leeuwarden, in Olanda. A diciassette anni si trasferì a Giava con il marito Rudolf MacLeod, un anziano ufficiale; dopo il divorzio se ne andò a Parigi, esibendosi in danze esotiche coperta solo di tredici bracciali. Labbra sensuali, occhi nerissimi e un seno piccolo che aumentava indossando due coppe di rame, ebbe molti amanti, preferibilmente in divisa, spiegando al tribunale militare: «Adoro gli ufficiali, li ho adorati tutta la vita. Preferisco essere l’amante di un ufficiale povero piuttosto che di un banchiere ricco, provo un grande piacere a fare l’amore con loro». Assoldata dai francesi per fornire informazioni sui tedeschi, fu accusata di complicità con il nemico e il 15 ottobre del 1917, dopo sei mesi di carcere e un processo a porte chiuse con prove solo indiziarie (e spesso costruite a tavolino), venne fucilata senza benda sugli occhi. La regista Josée Dayan, che girerà un film su di lei: «Mata Hari era sensibile e istintiva, ma non mistica e neanche molto intelligente. In carcere si comportò con molta calma perché era sicura di salvarsi, non capiva che c’erano ragioni più grandi di lei. Il rifiuto della benda è vero, ma in certe situazioni tutto dipende dal carattere. Mata Hari era una donna di spettacolo e fece un gesto di forte spettacolarità». Dopo l’esecuzione nessuno rivendicò le spoglie e Mata Hari fu seppellita in una fossa comune. Due anni fa in Olanda le sono stati dedicati un museo e una fondazione.