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 2001  marzo 28 Mercoledì calendario

Nonostante i toni angelici delle loro canzoni, i componenti dei Beach Boys ebbero una vita dissoluta, piena di eventi bizzarri e disgrazie

Nonostante i toni angelici delle loro canzoni, i componenti dei Beach Boys ebbero una vita dissoluta, piena di eventi bizzarri e disgrazie. Nel 1964, durante un viaggio in aereo, Brian Wilson, mente del gruppo, perse completamente il controllo: scoppiò a piangere e iniziò a gridare di non voler più scendere dall’aereo. In seguito a questa crisi divenne sempre più strano: si chiuse in casa, fece un buco nella sala da pranzo in cui fece versare otto tonnellate di sabbia in cui affondava i piedi mentre suonava il pianoforte Cominciò a fare un uso massiccio di Lsd e di varie altre droghe, spendendo anche duemila dollari (quattro milioni di lire) alla volta in hashish. Cominciò a dedicarsi all’astrologia, aprì un negozio che chiamò «Il ravanello raggiante» e distrusse molti nastri conteneti le incisioni dei Beach Boys. Suo fratello Dennis Wilson fu plagiato da Charles Manson e dalla sua setta. Dopo aver rimorchiato con la sua Ferrari Daytona una delle ragazze di Manson, conobbe lui in persona: gli si presentò a bordo di un autobus nero, con indosso un caffetano dello stesso colore, e baciò i piedi di dennis, che subito mise a disposizione sua e della setta la sua splendida villa. In pochi mesi, Dennis spese quasi mezzo miliardo di lire in droga, alcool, auto distrutte, regali e pennicillina (per curare le malattie veneree contratte dalle ragazze che giravano nude nella sua villa. Wilson tentò anche di trasformare Manson in una rockstar, inserendo un suo brano («Never learn not to love») nel disco "20/20". Di fronte a questo tentativo, gli altri Beach Boys si ribellarono: liquidarono Manson con una grossa somma di denaro e una moto Bsa. In seguito Manson si presentò nuovamente alla villa minacciando Dennis e consegnando un proiettile a suo figlio Denny. Dennis morì in circostanze non del tutto chiarite durante un’immersione subacque a Marina del Rey nel 1983.