Marianna Aprile, 3 aprile 2001
La maggior parte delle case della Roma Imperiale non aveva latrine: i cittadini potevano però disporre di centoquarantaquattro latrine pubbliche solo nel centro della città e di altre gestite da privati
La maggior parte delle case della Roma Imperiale non aveva latrine: i cittadini potevano però disporre di centoquarantaquattro latrine pubbliche solo nel centro della città e di altre gestite da privati. Questi ultimi raccoglievano le urine degli avventori e le rivendevano ai conciatori di pelle. I romani avevano inoltre una specie di venerazione per lo sterco, probabilmente dovuta alle loro origini contadine. Compagnie di "stercorarii" raccoglievano e trasportavano questi rifiuti organici fuori porta con dei carri ("plostra stercoraria"). A volte, invece, abbandonavano il carico in città, dove comunque esistevano ancora capanne e orti affiancati da cumuli di letame.