Antonio Papa, Guido Panico, "Storia sociale del calcio in Italia", Il Mulino, 4 aprile 2001
"Non avevo ancora vent’anni quando venni in italia, stabilendomi dapprima a Troino. Era il settembre del 1891
"Non avevo ancora vent’anni quando venni in italia, stabilendomi dapprima a Troino. Era il settembre del 1891. Ero arrivato da poche settimane quando, una domenica, il mio carissimo amico e comptariota Savage, valentissimo giocatore, mi invitò ad accompagnarlo in piazza d’armi, per partecipare a una partita. Si disputava un’amichevole tra la squadra inglese e quella italiana del FC Torinese. Mi invitarono a occupare un posto nella prima linea della squadra inglese. Mi rimboccai i calzoni, deposi la giacca ed eccomi in gara. Mi avvidi di due cose curiose: prima di tutto che non c’era ombra dell’arbitro; in secondo luogo, che a mano a mano che la partita si inoltrava, la squadra italiana andava sempre più ingrossandosi. Ogni tanto uno del pubblico, entusiasmatosi, entrava in gioco, sicché ci trovammo presto a lottare contro una squadra formata ada almento venti giocatori" (Herbert Kiplin).