Massimo Mucchetti, L’Espresso, n. 45, 1996, 4 aprile 2001
Come mai per febbraio non saremo pronti, visto che si sa da un pezzo che la Stet deve essere venduta? Per la questione dell’Authority
Come mai per febbraio non saremo pronti, visto che si sa da un pezzo che la Stet deve essere venduta? Per la questione dell’Authority. L’Authority è l’organismo che dovrebbe occuparsi di vendere la Stet e, poi, quello che dovrebbe fissare le tariffe per il pubblico. Secondo molti l’Authority è o dovrebbe essere anche un’"Autorità di garanzia dell’interesse pubblico". In ogni caso, l’Authority che ci interessa sta nel primo articolo del disegno di legge Maccanico, dove è previsto che sia formata da un presidente e da otto membri eletti dal Parlamento ed equamente divisi tra maggioranza e opposizione. Se non si approva questo disegno di legge e non si istituisce l’Authority, non si può vendere la Stet. E il disegno di legge è ora al Senato, da dove non riesce a muoversi. Lo bloccano soprattutto quelli che la Stet non intendono privatizzarla. E lo blocca anche chi magari non sarebbe contrario a privatizzarla, ma non desidera che diventino legge altri parti del disegno. Il provvedimento, infatti, non regolamenta solo il mercato della telefonia e delle comunicazioni, ma anche quello delle televisioni. e poiché prevede limiti alla concentrazione delle risorse televisive, se approvato così com’è porterebbe all’obbligo per Rai e Mediaset di cedere una rete. Al partito di quelli che non vogliono la privatizzazione Stet, si affianca perciò il partito misto Rai-Mediaset di quelli che non vogliono intaccare in nessun modo il duopolio televisivo. Ecco perché la legge è ferma, l’Authority non passa, la Stet non si può vendere e Ciampi è costretto a chiedere proroghe a Van Miert.