Guido Fontanelli, Panorama n. 40, 1996, 4 aprile 2001
Ci si può chiedere che cosa sia, in definitiva, un "mercato libero" e se convenga oppure no. Secondo la definizione del Rapporto Ciampi presentato ai capi di Stato europei, un mercato libero non dipende tanto dalle privatizzazioni, quanto dalla possibilità che si sviluppi un regime di concorrenza
Ci si può chiedere che cosa sia, in definitiva, un "mercato libero" e se convenga oppure no. Secondo la definizione del Rapporto Ciampi presentato ai capi di Stato europei, un mercato libero non dipende tanto dalle privatizzazioni, quanto dalla possibilità che si sviluppi un regime di concorrenza. Per il pubblico sembra conveniente: in regime di concorrenza i prezzi forzatamente si abbassano (non c’è più bisogno, crediamo, di fare esempi). Ma un altro punto è interessante: esiste un rapporto tra libertà economica e corruzione pubblica. Secondo uno studio della Chafuen y Guzman, una classifica stilata sulla base della combinazione dei due elementi (che risultano inversamente proporzionali: a maggiore libertà economica corrisponde minore corruzione) mostra che al primo posto nel mondo c’è la Nuova Zelanda (massima libertà economica, minima corruzione), all’ultimo la Russia, la Cina e la Nigeria (minima libertà economica e massima corruzione). Prima della Russia c’è il Brasile. Prima del Brasile l’Italia.