Monica Virgili su Amica del 04/04/01 a pagina 62-65., 4 aprile 2001
Come si stabilisce il valore di un diamante. Ci si basa su quattro elementi: grandezza, colore, taglio e purezza
Come si stabilisce il valore di un diamante. Ci si basa su quattro elementi: grandezza, colore, taglio e purezza. La grandezza è espressa in carati: un carato corrisponde a 0.2 grammi ed è diviso in cento punti. Il colore: varia da "D", che è il più pregiato, il non-colore assoluto; a "Z"; i colori "H" e "I" sono quelli più comuni e dal prezzo più accessibile. In gioielleria si scende di rado sotto la "N". La purezza si calcola in base alla presenza di "inclusioni": nella scala internazionale i diamanti perfetti vengono classificati con "IF" (internally flawless, senza impurità); queli con leggere imperfezioni con "VVF" e via così, fino a "I", che indica diamanti imperfetti, con inclusioni visibili ad occhio nudo. Per quanto riguarda il taglio (numero e disposizione delle faccette rispetto alla base), il più comune è quello rotondo "a brillante", con cinquantasette faccette. Altri tagli: baguette (rettangolare), marquise (ovale), proncess o radiante (quadrato o ottagonale), smeraldo (ottagonale), a cuore.