Leonardo Coen su la Repubblica del 06/04/2001 a pagina 28; Pierangelo Sapegno, La Stampa 06/04/2001, 6 aprile 2001
Beba Nicolini, 16 anni, corpo flessuoso, occhi neri, capelli scuri, due mèches bionde per frangetta, principessa dei Rom Kalderas di Bergamo, nipote del re Stefo Nicolini, 88 anni, sta sposando Tico Bresak detto Paolo, 19 anni, figlio di un ricco zingaro di Gattinara
Beba Nicolini, 16 anni, corpo flessuoso, occhi neri, capelli scuri, due mèches bionde per frangetta, principessa dei Rom Kalderas di Bergamo, nipote del re Stefo Nicolini, 88 anni, sta sposando Tico Bresak detto Paolo, 19 anni, figlio di un ricco zingaro di Gattinara. Durata delle nozze: sei giorni. Difficoltà per il matrimonio: reperire un prato per celebrar l’evento. Dopo il rifiuto di 50 comuni, Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo, Milano, ha messo a disposizione il Parco della Costituzione (cauzione: 5 milioni). Il primo giorno della cerimonia (detto ”Paciva”) il padre dello sposo, Dujo Bresak, argentiere, un’azienda di 41 dipendenti in Germania, ha formulato l’offerta di matrimonio e offerto il banchetto: 24 maialini, 22 tacchini arrosto, piatti di frutta, un complessino per suonare Cuore Matto e In ginocchio da te. La cerimonia tradizionale prevede che il secondo giorno (detto ”Rakja”) il padre dello sposo doni al suocero bottiglie di acquavite addobbate con collane e bracciali; nei giorni successivi (’Bjara”), i due fidanzati siedono a tavola legati da un fazzoletto rosso e offrono garofani agli invitati. L’ultimo giorno (’Daro”), gli invitati portano soldi e gioielli e li raccolgono dentro una forma di pane svuotata. Infine, la sposa viene passata sopra al tavolo fra le braccia degli uomini e consegnata al marito (Leonardo Coen, ”la Repubblica”; Pierangelo Sapegno, ”La Stampa” 6/4/2001).