Giovanni Mariotti sul Corriere della Sera del 10/03/01 a pagina 37., 10 marzo 2001
«"Nascondere. Dove? Alla superficie": forse Roberto Calasso si è ricordato di questa esortazione di Hofmannsthal quando ha scelto, per la copertina del suo ultimo libro, "La letteratura e gli dèi", un quadro conservato presso lo Staatliche Museen Preussicher Kulturbesitz di Berlino
«"Nascondere. Dove? Alla superficie": forse Roberto Calasso si è ricordato di questa esortazione di Hofmannsthal quando ha scelto, per la copertina del suo ultimo libro, "La letteratura e gli dèi", un quadro conservato presso lo Staatliche Museen Preussicher Kulturbesitz di Berlino. Di anonimo fiammingo o tedesco, l’opera mostra una "coppia nuda in un interno"; interno che è tale sino a un certo punto: una porta socchiusa sul fondo lascia infatti un varco allo sguardo di un ipotetico, astuto voyeur. La prima impressione è che i personaggi siano impegnati in un elegante e un po’ strano pas de deux; per andare oltre, è necessario fornirsi di una grossa lente, e considerare la scena con attenzione. Si scoprirà allora che la donna impugna con la mano sinistra il grosso membro del compagno, il quale, nel frattempo - ma questo si vede bene anche a occhio nudo - le ha appoggiato una mano sul seno. Il resto è più misterioso: con la testa un po’ inclinata, la donna fissa la sua mano destra, come se guardasse in uno specchio; e forse proprio questo stringe la destra: un minuscolo specchietto retrovisore che serve a controllare la sinistra in atto di tornire accuratamente il membro. Per vedere meglio - anche l’uomo guarda la mano destra della donna - la coppia si è avvicinata alle finestre che riempiono la stanza di luce. Insomma, siamo davanti alla prima, criptata copertina hard dell’editoria italiana. Viene in mente una sorprendente frase di Mallarmé citata da Calasso: "Se gli dèi non fanno nulla di sconveniente, vuol dire che non sono dèi"» (Giovanni Mariotti).