Fulvio Gioanetto su il manifesto del 08/04/01 a pagina 6., 8 aprile 2001
Le barriere coralline hanno in media 200 milioni di anni. Finora sono state contate più di 93mila specie animali, vegetali e fungine che le hanno scelte come proprio ecosistema, ma secondo alcuni ricercatori la biodiversità corallina conterebbe più di 950mila specie
Le barriere coralline hanno in media 200 milioni di anni. Finora sono state contate più di 93mila specie animali, vegetali e fungine che le hanno scelte come proprio ecosistema, ma secondo alcuni ricercatori la biodiversità corallina conterebbe più di 950mila specie. Secondo il World Resources Institute, il 68 per cento delle barriere coralline è stato distrutto o alterato dalle attività umane (sfruttamento delle risorse marine, sedimentazione dei residui delle attività agricole, pesca, deforestazione). I coralli costruttori di barriere si sviluppano tra terra, atmosfera e oceani, in acque povere di elementi nutritivi e con forti pressioni idrodinamiche. In pratica, le perturbazioni ambientali invece che danneggiarle creano i presupposti per la loro sopravvivenza. Un aumento minimo della temperatura dell’acqua altera la simbiosi tra le piccole alghe unicellulari e le cellule animali dei coralli, provocando lo «sbianacamento» del corallo: i tessuti diventano traslucidi e lasciano apparire lo scheletro calcareo dell’organismo.