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 2001  aprile 08 Domenica calendario

La Fornarina amata da Raffaello abitava a Roma, nei pressi di Porta Settimiana, in via di Santa Dorotea 19, dove il padre aveva un forno

La Fornarina amata da Raffaello abitava a Roma, nei pressi di Porta Settimiana, in via di Santa Dorotea 19, dove il padre aveva un forno. Il suo vero nome era Margherita, e il soprannome le venne appunto dal mestiere paterno (secondo altre fonti, invece, la casa della Fornarina sarebbe stata in via del Cedro o in via del Governo Vecchio, al numero 48). Raffaello, innamoratissimo di lei, nel 1514 pretese che gliela portassero nella villa di Agostino Chigi alla Lungara dove stava dipingendo, altrimenti avrebbe lasciato a metà l’affresco della "Galatea" (per la quale il banchiere fiorentino, in disaccordo con l’artista, aveva imposto come modella la cortigiana Imperia). Non tutti però concordano sull’identificazione della Fornarina in una brava ragazza del popolo: secondo alcuni sarebbe stata invece una cortigiana, Beatrice Ferrarese, e Fornarina sarebbe stato il suo nome d’arte, come usavano all’epoca le professioniste d’alto bordo sul genere di Imperia e Fiammetta. Il Vasari racconta che Raffaello, «trovandola bellissima, di quella tosto s’innamorò e pose in essa tutto il suo pensiero, né ebbe pace finché non fu sua». Da allora la donna fu modella e amante del «pittor d’Urbino» fino a provocarne la morte, a soli 37 anni, secondo i maligni «per aver troppo amato» (in realtà, scrive ancora il Vasari, Raffaello sarebbe morto di una «febbre continua et acuta» contratta lavorando sempre «in sale fredde et ventilate, sì che il sudore gli si raggelò sulle carni»). Nel 1520, l’artista fu sepolto al Pantheon: nel corteo, lunghissimo, c’era anche la Fornarina, che si gettò in lacrime sulla bara ma venne subito allontanata. E lei capì che era venuto il momento di scomparire, e si fece terziaria francescana nel convento di Sant’Apollonia in Trastevere.