Elena Dusi su Gli Album de la Repubblica del 04/04/01 a pagina 17, 4 aprile 2001
Kevin Warwick, professore di cibernetica presso la Reading University di Londra, nel 1998 si è fatto impiantare un chip di due centimetri e mezzo nel braccio per sperimentare l’interazione tra essere umano e sistemi computerizzati
Kevin Warwick, professore di cibernetica presso la Reading University di Londra, nel 1998 si è fatto impiantare un chip di due centimetri e mezzo nel braccio per sperimentare l’interazione tra essere umano e sistemi computerizzati. Quando arriva a casa, le porte si aprono automaticamente e si accendono le luci, il computer si avvia e con voce metallica saluta il professor Warwick. A settembre, sarà impiantato un chip anche nel braccio della moglie Irena, poi la coppia si separerà e i due si trasmetteranno le loro sensazioni tramite computer: una carezza sul braccio di Irena negli Stati Uniti sarà recepita dal chip e trasmessa a Londra, al computer di Kevin che sentirà la stessa identica carezza: «Dimostreremo che è possibile controllare il movimento degli arti da lontano. Studieremo la trasmissione del dolore e dei sentimenti. Ci comunicheremo amore o rabbia senza bisogno di parlare o scrivere. Non esagero: stiamo abbattendo le barriere fra uomo e macchina».