Barbara Palombelli sul Corriere della Sera del 09/04/01 a pagina 18., 9 aprile 2001
«In casa Visconti, in via Salaria, dopocena si giocava sempre alla "camiciaia": due squadre dovevano scrivere nomi famosi, poi si eliminavano quelli in comune
«In casa Visconti, in via Salaria, dopocena si giocava sempre alla "camiciaia": due squadre dovevano scrivere nomi famosi, poi si eliminavano quelli in comune... vinceva la squadra che restava con più nomi. Ovviamente, i nomi che avanzavano erano quelli delle attricette, delle poverette... Ci divertivamo moltissimo: pochi sanno che il regista, di nascosto dal partito comunista che allora lo voleva sempre superimpegnato, si divertiva con Nilla Pizzi, Mina, Iva Zanicchi, adorava scommettere in gruppo sulla finale di Sanremo, correva di pomeriggio a vedere film come "Sciarada", "Il dottor Zivago" e mi diceva sempre: non diciamolo ad Antonello Trombadori (dirigente del Pci responsabile, in quegli anni, della cultura)» (Enrico Lucherini).