Vittorio Messori sul Corriere della Sera dell’08/04/01 a pagina 29., 8 aprile 2001
Le prime comunità cristiane di Gerusalemme usavano celebrare la Pasqua in giorni diversi, ma tutte tra marzo e aprile
Le prime comunità cristiane di Gerusalemme usavano celebrare la Pasqua in giorni diversi, ma tutte tra marzo e aprile. Al Concilio di Nicea del 325, l’imperatore Costantino stabilì che dovesse essere celebrata lo stesso giorno da tutte le comunità cristiane. L’unità resse fino al 1582, quando Papa Gregorio XIII fece slittare la data di undici giorni per correggere alcune imprecisioni astronomiche del calendario promulgato da Giulio Cesare quarantasei anni prima di Cristo. Il patriarca di Costantinopoli, guida della chiesa ortodossa, respinse l’iniziativa del Papa, così come i protestanti, e l’unità si ruppe di nuovo. A Gerusalemme, sei confessioni cristiane posseggono almeno un angolo della Basilica del Santo Sepolcro: gli armeni, i greco-ortodossi, i francescani cattolici, i siro-giacobiti, i copti egiziani e gli etiopi (confinati sul tetto). La chiave del Santo Sepolcro è custodita da alcune comunità cristiane. Fino al 1831 appartenne alla famiglia musulmana Joudeh.