Marco Niada su Il Sole-24 Ore dell’11/04/01 a pagina 29., 11 aprile 2001
Secondo uno studio della Goldman Sachs sulle banche commerciali europee, i clienti benestanti (20 per cento della clientale totale) contribuiscono in massima parte ai profitti di una banca, mentre i clienti "poveri" (20 per cento) contribuiscono all’80 per cento delle perdite
Secondo uno studio della Goldman Sachs sulle banche commerciali europee, i clienti benestanti (20 per cento della clientale totale) contribuiscono in massima parte ai profitti di una banca, mentre i clienti "poveri" (20 per cento) contribuiscono all’80 per cento delle perdite. La clientela "normale" (60 per cento) non influisce in nessun modo sui bilanci delle banche.