Maria Serena Palieri su l’Unit del 12/04/01 a pagina 17., 12 aprile 2001
«Il cinema italiano, fino all’anno scorso, mi ricordava certe impreviste e transitorie vittorie nelle corse dei cavalli
«Il cinema italiano, fino all’anno scorso, mi ricordava certe impreviste e transitorie vittorie nelle corse dei cavalli. Andavo con Mario Camerini a vedere le gare di trotto e, una volta, puntai su una cavalla che si chiamava Emily Bronte. Certo, la scelsi per il nome, mai pensando che avrebbe vinto. Invece arrivò prima, ma poi scomparve, non l’ho mai più vista, come se l’avessi sognata» (Suso Cecchi d’Amico).