Renata Pisu su la Repubblica del 12/04/01 a pagina 13., 12 aprile 2001
«Quando si urta qualcuno per strada, un cinese dice "dui bu qi", scusa, pardon, tradurremmo noi, alla buona»
«Quando si urta qualcuno per strada, un cinese dice "dui bu qi", scusa, pardon, tradurremmo noi, alla buona». «Ieri è arrivato il "very sorry" americano, ripetuto ben due volte: ma non è lo stesso "sorry" che si dice quando si urta qualcuno per strada? Sì che lo è, in inglese. Non sarebbe stato allora semplice tradurlo con l’equivalente cinese "dui bu qi"? Per carità! Mai!». «In effetti il "sorry" e il "very sorry" americani sono stati tradotti, in cinese, con "wan xi" che significa all’incirca "condivido il tuo dolore’ e con ”bao qian’ che esprime il sentimento dell’essere addolorati. Non con il "dao quian’ che sta, grosso modo per un’ammissione di colpa, mi prostro davanti a voi, faccio "kow tow" tagliatemi pure la testa. Questo voleva Pechino, questo non ha ottenuto».