Domenico Quirico Su La Stampa del 13/4/2001 a pagina 12., 13 aprile 2001
Nello Yemen il novanta per cento della popolazione (compresi bambini, studenti, anziani, donne ma solo dopo il matrimonio) mastica nelle ore pomeridiane foglie di qat, un arbusto simile al tè e alle camelie che contiene alcaloidi euforizzanti ma non dà assuefazione (in Usa il qat è fuorilegge come la marijuana e l’eroina)
Nello Yemen il novanta per cento della popolazione (compresi bambini, studenti, anziani, donne ma solo dopo il matrimonio) mastica nelle ore pomeridiane foglie di qat, un arbusto simile al tè e alle camelie che contiene alcaloidi euforizzanti ma non dà assuefazione (in Usa il qat è fuorilegge come la marijuana e l’eroina). Ora è nata un’associazione anti-qat fondata da Abdul-Wassa Saed, imprenditore con diecimila dipendenti. Sostiene che il rito del qat fa perdere milioni di ore di lavoro, sottrae capitali indispensabili agli investimenti, e ricorda che la coltivazione della «Chata edulis» (da cui si prendono le foglie di qat) assorbe una grande quantità d’acqua nel desertico Yemen. Un’inchiesta del ministero dell’agricoltura sull’incidenza del qat nell’economia è stata insabbiata. Il presidente yemenita Saleh è un consumatore pentito: ha sostituito il qat con il computer. Il videpresidente e il ministro della Difesa ne fanno uso e contrastano i proibizionisti.