Vanessa Cinicia, 17 aprile 2001
In Italia ci sono, distribuiti su sei regioni, 24 mila metri cubi di rifiuti radioattivi. In gran parte sono in attesa di essere trattati, tutti sono senza una collocazione definitiva
In Italia ci sono, distribuiti su sei regioni, 24 mila metri cubi di rifiuti radioattivi. In gran parte sono in attesa di essere trattati, tutti sono senza una collocazione definitiva. A questi andranno aggiunte le circa 7.000 tonnellate trattate dall’impianto di Sellafield in Inghilterra e quelle (quantità ancora imprecisata) che nel 2000 arriveranno dalla Francia a causa del termine della partecipazione Enel al progetto Superphoenix. I rifiuti provenienti dalle centrali nucleari italiane sono il 23,52% in termini di volume e il 19,83 in termini di emissione di radiazioni. Quelli provenienti da ospedali e studi radiologici sono il 39,04% in volume e lo 0,03 in emissione. Quelli da ricerca scientifica rappresentano il 37,44% in volume ma ben l’80,14 in termini di radiazioni emesse.