Gabriele Romagnoli su la Repubblica del 15/04/01 a pagina 31., 15 aprile 2001
Allen Ginsberg amava preparare piatti semplici arricchiti da ingredienti insoliti. Il suo segretario, Bob Rosenthal, ricorda che il 19 marzo 1997, qualche giorno prima di morire, Ginsberg preparò per gli amici più intimi una zuppa di pesce
Allen Ginsberg amava preparare piatti semplici arricchiti da ingredienti insoliti. Il suo segretario, Bob Rosenthal, ricorda che il 19 marzo 1997, qualche giorno prima di morire, Ginsberg preparò per gli amici più intimi una zuppa di pesce. Stilò una lista della spesa e la affidò alla cameriera Lori: da Victor’s fece acquistare cozze, vongole e pesci (testa e lisca compresi); da "Prince Deli" le verdure; da "Super Palengke" le spezie orientali e il tofu. Telefonò cinqua volte a Rochelle, la moglie di Rosenthal, per avere spiegazioni sulla ricetta. Bollì teste e lische, buttò nella pentola le vongole sciacquate sbrigativamente, aggiunse fagioli, cibi macrobiotici e ostriche: «Sto migliorando la ricetta originale, invitiamo un sacco di gente, metà però la conserviamo in freezer». Qualche commensale trovò la zuppa eccellente, altri disgustosa, per Rosenthal «era okay, cioè non esattamente un piatto delicato». Due giorni dopo, Ginsberg fu portato in ospedale e il 3 aprile, circondato da amici e assistito dal suo lama, morì. Un anno dopo, Bob Rosenthal tornò nel loft: i libri erano stati portati a Stanford, i mobili donati agli amici e tutti i beni battuti all’asta. Ma svuotando il freezer, Rosenthal trovò i due vasi di vetro trasparente in cui un anno prima era stata messa la zuppa di pesce e decise di cercare un museo che li ospitasse. Saranno in mostra nel museo Jurassic Technology di Los Angeles, ma prima sarà necessario ottenere l’approvazione del lama.