Claudio Rendina su la Repubblica del 15/04/01 a pagina X della Cronaca di Roma., 15 aprile 2001
Madama Margarita, che diede il nome all’attuale palazzo del Senato (dove visse dal 1541 al 1548), era la figlia naturale di Carlo V
Madama Margarita, che diede il nome all’attuale palazzo del Senato (dove visse dal 1541 al 1548), era la figlia naturale di Carlo V. Rimasta vedova a soli sedici anni di Alessandro de’ Medici, duca di Firenze, nel 1538 fu costretta dal padre a risposarsi con Ottavio Farnese, il nipote quattordicenne di papa Paolo III (che con il matrimonio sperava di ottenere il ducato di Parma per il figlio Pier Luigi). Fonti dell’epoca sostennero che Ottavio, fin dalla prima notte di nozze, «si fosse comportato in modo inconcludente, tanto da provocare la sdegnata reazione della più adulta sposa e riuscendo a farsi cacciare dal talamo nuziale». Margarita, in una lettera al padre, definì lo sposo «un ragazzino incapace, inurbano e privo di tatto» rifiutandosi apertamente di unirsi a lui. Dopo le pressioni paterne, il Giovio riporta nel suo diario che il 7 giugno 1543, durante un viaggio, finalmente «il bel duca Ottavio chiavò in Pavia quattro volte la prima notte la sua Madama». Nacquero i due gemelli Carlo e Alessandro; Pier Luigi ottenne il ducato di Parma e i coniugi il ducato di Castro, ma i rapporti tra Ottavio e Margarita restarono distaccati, forse «pel fare alquanto imperioso della Madama, che, non solo col mostacchino che le ornava il labbro superiore, dimostrava l’indole virile». Pettegolezzi e maldicenze la raffiguravano come omosessuale, e Margarita, ormai stanca della vita cortigiana, si ritirò in Abruzzo come duchessa di Penne e Camerino: non tornò più da Ottavio e morì a Ortona nel 1586.