Sul Corriere della Sera del 14/04/01 a pagina 35., 14 aprile 2001
Una lettera a Montanelli: «Considerato che la tua "stanza" è la più visitata dai curiosi d’ Italia e dintorni mi vuoi dare una mano per ristabilire la verità a proposito dell’ "Uomo della Provvidenza"? Un tuo affezionato lettore fa risalire l’origine di quella definizione all’epoca del consenso, e l’attribuisce al Papa Pio XII, datandola 1936
Una lettera a Montanelli: «Considerato che la tua "stanza" è la più visitata dai curiosi d’ Italia e dintorni mi vuoi dare una mano per ristabilire la verità a proposito dell’ "Uomo della Provvidenza"? Un tuo affezionato lettore fa risalire l’origine di quella definizione all’epoca del consenso, e l’attribuisce al Papa Pio XII, datandola 1936. Un nostro grande collega afferma che fu il cardinale di Milano, Ildefonso Schuster, a definire così Mussolini, ma non precisa una data. In realtà "Uomo della Provvidenza" è la sintesi deformante di un più ampio concetto, che in origine non aveva carattere di esaltazione tanto esclusiva e assoluta. Fu papa Pio XI, Achille Ratti, il pontefice della Conciliazione, che, subito dopo la firma dei Patti Lateranensi, esattamente il 13 febbraio 1929, pronunciò all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano un discorso durante il quale, tra l’altro, affermò: "Dobbiamo dire che siamo stati dall’altra Parte nobilmente assecondati. E forse ci voleva anche un Uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare... Un Uomo che non avesse la preoccupazione della scuola liberale, per gli uomini della quale tutte le leggi erano come i feticci, tanto più intangibili e venerabili quanto più brutti e deformi". Poi vennero i giornalisti sintetizzatori (prima con intenti laudativi, poi con il mai tanto deprecato "animus stercandi") e imbalsamarono un marchio. Un riscontro di quanto scrivo potrà certo essere trovato negli archivi della "Cattolica"» (Aldo Congiu, da Vimercate). Risposta di Montanelli: «Proprio così».