Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  aprile 19 Giovedì calendario

"Il contenuto di alcuni bollettini di guerra è o poco interessante o non particolareggiato quanto quelli della radio tedesca, inglese, americana e russa, non ha una durata fissa, dà notizie interne di poco conto e notizie internazionali molto succinte

"Il contenuto di alcuni bollettini di guerra è o poco interessante o non particolareggiato quanto quelli della radio tedesca, inglese, americana e russa, non ha una durata fissa, dà notizie interne di poco conto e notizie internazionali molto succinte. [...] La voce inglese lascia molto a desiderare. A parte la pronunzia e il timbro che tuttora non soddisfano gran che, il locutore inglese in generale rallenta, inceppa e sbaglia parecchie volte durante il notiziario. Si ha la sensazione che l’annunciatore è stanco e perde il filo o addirittura non comprende quello che legge. Insomma ci è capitato di vedere degli inglesi sorridere di commiserazione nell’udire alcuni dei nostri bollettini, e d’altra parte degli inglesi ascoltare religiosamente il notiziario in lingua inglese da Berlino convinti che fosse la BBC" (dal rapporto su "Radio Roma" del console Torrisi, 17 dicembre 1940).