Guido Furbesco e Giordano Stabile su Specchio del 21/04/01 a pagina 47., 21 aprile 2001
L’espressione «fare il pesce in barile» si riferisce a persone che fingono ignoranza per timore delle conseguenze e per evitare noie
L’espressione «fare il pesce in barile» si riferisce a persone che fingono ignoranza per timore delle conseguenze e per evitare noie. La prima attestazione è in un romanzo di Enrico Pea, "Il forestiero", del 1937. Può essere associata ad altri due modi di dire, «stare come le acciughe nel barile» e «essere muto come un pesce». L’allusione ai pesci si ritrova anche in altre espressioni, come «aver sangue di pesce» (essere insensibile e privo di calore umano), «essere allegro come un pesce» (usata da Manzoni), «essere sano come un pesce», «essere un pesce d’acqua dolce» (uno sprovveduto), «essere come un pesce fuor d’acqua», «non essere né carne né pesce», «sparire come un pesce nel mare» (rendersi irreperibile).