Giuseppe Leonelli su la Repubblica del 23/04/01 a pagina 25., 23 aprile 2001
Tra il 1891 e il 1898, Gabriele D’Annunzio visse in mezzo ai debiti, tra cambiali in scadenza e minacce di pignoramenti
Tra il 1891 e il 1898, Gabriele D’Annunzio visse in mezzo ai debiti, tra cambiali in scadenza e minacce di pignoramenti. Il poeta aveva debiti con tutti i suoi amici; tra i suoi creditori anche il cameriere del "Caffè di Roma", Checco Gentiletti, cui D’Annunzio doveva ventimila lire, avute in prestito a varie riprese durante il soggiorno romano.