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 2001  aprile 23 Lunedì calendario

Tra il 1891 e il 1898, Gabriele D’Annunzio visse in mezzo ai debiti, tra cambiali in scadenza e minacce di pignoramenti

Tra il 1891 e il 1898, Gabriele D’Annunzio visse in mezzo ai debiti, tra cambiali in scadenza e minacce di pignoramenti. Il poeta aveva debiti con tutti i suoi amici; tra i suoi creditori anche il cameriere del "Caffè di Roma", Checco Gentiletti, cui D’Annunzio doveva ventimila lire, avute in prestito a varie riprese durante il soggiorno romano.