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 2001  aprile 26 Giovedì calendario

Giuliano Ferrara: «Il libro più divertente che ho letto è stato "In campagna è un’altra cosa", di Achille Campanile; il più triste, di recente, "Il nespolo" di Luigi Pintor

Giuliano Ferrara: «Il libro più divertente che ho letto è stato "In campagna è un’altra cosa", di Achille Campanile; il più triste, di recente, "Il nespolo" di Luigi Pintor. Il libro più sottovalutato: "Barcelona", di Germano Lombardi; il più sopravvalutato, "Il nome della rosa", di Eco. Il più erotico, "La religeuse", di Diderot, ma anche "Bel Ami" non è male. Il più difficile, "L’Ulisse" (con "Finnegans Wake" non ci ho mai provato davvero). Il personaggio più odiato è Don Abbondio: non lo trovo affatto bonario. Lo scrittore che detesto è Alessandro Baricco: mi suona falso. Un classico che non ho mai letto: "I miserabili". La più bella poesia d’amore è un sonetto di Shakespeare: "Quando quaranta inverni cingeranno d’assedio la tua fronte...". Il libro che mi ha fatto più paura: "Il pianeta di Mr. Sammller"».