Fiorella Minervino su La Stampa del 25/04/01 a pagina 25., 25 aprile 2001
Nel 1953, Anders Franzén, ingegnere, appassionato di navigazione e storia, iniziò le ricerche del Vasa, il vascello fatto costruire da re Gustavo II Adolfo di Svezia tra il 1625 e il 1628, affondato subito dopo il varo
Nel 1953, Anders Franzén, ingegnere, appassionato di navigazione e storia, iniziò le ricerche del Vasa, il vascello fatto costruire da re Gustavo II Adolfo di Svezia tra il 1625 e il 1628, affondato subito dopo il varo. Nell’estate del 1956 avvistò un pezzo di legno imbrunito, e cominciò a scandagliare i fondali col suo amico sommozzatore Edvin Falting. Dopo aver rontracciato il relitto, a 32 metri di profondità, convinse le autorità svedesi a sponsorizzare il recupero. Nel 1957, un gruppo di sommozzatori scavarono sei tunnel sotto la nave, sostituirono migliaia di bulloni corrosi, chiusero i boccaporti. Nei tunnel vennero inseriti enormi cavi d’acciaio, fissati a due ponti galleggianti. Con una gru, il relitto venne fatto emergere, il 24 aprile del 1961. Ora la nave, completamente ricostruita e restaurata, conta 74 mila pezzi, ed è conservata in un museo appositamente costruito, il «Vesamuseet», il più visitato di Svezia (780 mila persone all’anno).