27 aprile 2001
Reazioni: soddisfatti i magistrati, critici i politici di ogni schieramento. Marcello Maddalena, procuratore aggiunto a Torino: «Chi accusa altri oltre a se stesso, va ritenuto un testimone»
Reazioni: soddisfatti i magistrati, critici i politici di ogni schieramento. Marcello Maddalena, procuratore aggiunto a Torino: «Chi accusa altri oltre a se stesso, va ritenuto un testimone». Francesco Borrelli, procuratore a Milano: «Ha vinto la Costituzione». Antonio Ingroia, pm antimafia di Palermo: « un’ottima sentenza». Giuliano Pisapia, ex presidente della commissione giustizia: « un passo indietro». Marco Boato, relatore in Bicamerale per il problema della giustizia: «Grave arretramento». Cesare Salvi, presidente dei senatori Ds: «La Corte dovrebbe solo dire se una norma è legittima o no e non fare un po’ le veci del parlamento». Marcello Pera, Gaetano Pecorella e Donato Bruno, responsabili di giustizia di Forza Italia: «Con questa sentenza la Corte ha sposato pienamente la cultura dell’inquisizione che appartiene alle epoche più oscure del processo penale».