Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  aprile 11 Mercoledì calendario

"E’ un libro fuori della corrente questo dei ”Ricordi tristi e civili”, in cui Garboli raccoglie gli scritti politici degli ultimi anni

"E’ un libro fuori della corrente questo dei ”Ricordi tristi e civili”, in cui Garboli raccoglie gli scritti politici degli ultimi anni. Ne salta fuori, come una decalcomania, un’Italia color del catrame, l’Italia delle stragi, degli assassinii rimasti senza mandanti, dei misteri dolorosi, delle ruberie pianificate, delle bancarotte di Stato pagate dai cittadini, della giustizia intralciata e negata, dell’interminabile catena di morti di cui non si ricorda neppure il nome, vittime del terrorismo, della mafia, dei governi collusi. Con l’immagine di Pertini che fa come da sfondo mentre si china a baciare ininterrottamente una bara dopo l’altra: ”Quel gesto rituale, ripetitivo, identico a sé stesso nella compunzione e nell’indignazione... esprimeva senza volerlo una forte e ignara carica simbolica. Segnalava che la convivenza fra criminalità e quotidianità, tra illegalità e necessità della vita, tra mezzi illetici e azione politica, era un fenomeno ormai irreversibile”" (Corrado Stajano).