Cesare Garboli, ìRicordi tristi e civiliî, Einaudi., 27 aprile 2001
"Mi sento profondamente italiano. Sono figlio di una madre sabina, nata in un paese di miseria ma con una particolarità: in Italia la miseria ha per compenso di essere pittoresca
"Mi sento profondamente italiano. Sono figlio di una madre sabina, nata in un paese di miseria ma con una particolarità: in Italia la miseria ha per compenso di essere pittoresca. Pittoresca e storica. Pensi a Napoli, alla Sicilia, alle Puglie e perfino alle Marche. Io vengo da parte di madre da un paese in cui non c’è niente, neppure il pittoresco. Lo zero sociale. Mi sento italiano per questo: perché mi sento niente nel mondo" (Cesare Garboli).