Corrado Stajano sul Corriere della Sera dellí11/04/01 a pagina 37., 11 aprile 2001
"Dopo l’assassinio di Moro, Garboli abbandonò Roma, fuggì come tramortito da quella che definiva la mascherata collettiva della politica e della società
"Dopo l’assassinio di Moro, Garboli abbandonò Roma, fuggì come tramortito da quella che definiva la mascherata collettiva della politica e della società... ”Mi sentivo attraversato da una meteora, prigioniero di una nube plumbea ma lucida. Mi sembrava che un velo fosse stato alzato da quel truce episodio per rivelarmi la verità sul mio paese... Tra l’altro intuivo che i rappresentanti delle più alte istituzioni dello Stato o erano degli ipocriti, vere facce da sepolcri imbiancati, o del loro paese ne sapevano quanto me, cioè niente”".