John Mc Court & Erik Schneider, ìZois in nighttownî, Hammerle Editori., 28 aprile 2001
"Uno degli aspetti del dialetto triestino che affascinava James Joyce è la sua ricca scorta di parolacce di natura sessuale, molte delle quali verranno adottate e adattate in ”Finnegans Wake”
"Uno degli aspetti del dialetto triestino che affascinava James Joyce è la sua ricca scorta di parolacce di natura sessuale, molte delle quali verranno adottate e adattate in ”Finnegans Wake”. Dove se non in Città Vecia avrebbe egli potuto trovare ispirazione per coniare un nome quale ”Figura Porca, Lictor Magnaffica” (FW, 463), e dove se non nella zona dei bordelli avrebbe potuto udire espressioni e parole in Finnegans Wake rielaborate così: ”Okey boney, this little figgy and arraky belloky ... porkodirto ... Monabella ... cullebuone ... arraky bone” (che potremmo trascrivere in un triestino un po’ ibrido: O che bona, questa fighetta, e ara che bello che xe ... porco dirto ... Monabella ... cul le buone ... ara che bone), tutte presenti in un breve paragrafo ispirato a una visita ai bordelli triestini"