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 2001  aprile 28 Sabato calendario

Mezzo secolo di risse e insulti in Parlamento "3 dicembre 1947, prima rissa dell’Italia repubblicana: l’on

Mezzo secolo di risse e insulti in Parlamento "3 dicembre 1947, prima rissa dell’Italia repubblicana: l’on. Covelli, monarchico, urla che l’ultimo articolo della Costituzione ”la forma di stato repubblicano non è modificabile” è ”un sopruso”. Reazione dei comunisti Moscatelli, Moranino e altri. Insulti, spintoni e pugni levati. Tre bottoni della giacca del monarchico Benedettini saltano. Terracini, presidente Costituente, comunista, esclama: ”Santa miseria” e mette ai voti l’articolo. Giugno 1948: Gullo, parlamentare comunista, indica nelle ”beghine”, suore ”sepolte vive” e ”paralitici”, l’elettorato Dc. Il veronese Tomba, scudo crociato, definisce ”pregiudicati” e ”sgualdrine” i simpatizzanti Pci. Amendola, Laconi, Audisio, si precipitano addosso a Tomba, che finisce in infermeria insieme agli avversari Turnatori e Barontini. Tutti medicati col ”Lysoform”. Ottobre 1948: parla Togliatti. Almirante (Msi) a voce spiegata, in aula: ”Assassino”. Mischia storica per i personaggi coinvolti. Giancarlo Pajetta (detto ”il giaguaro”) si scaglia, con Rosario e altri, verso Almirante, scavalcando i banchi. Contumelie, sputi, schiaffi e graffi, commessi travolti. Almirante salvato dal Dc Spiazzi. Pajetta conclude: ”Fatelo uscire dalla porta delle latrine”. 27 marzo 1953: al Senato, la maggioranza di centrodestra di De Gasperi tenta di far approvare la cosiddetta ”legge-truffa” elettorale. Presidente Meuccio Ruini: le sinistre rovesciano le urne per le votazioni. Contro Ruini vola la tavoletta di un seggio con calamaio incorporato. Ruini, trascinato fuori dall’aula, urla: ”La legge è approvata, la seduta è tolta, viva l’Italia”. 6 dicembre 1981: il deputato radicale Cicciomessere monta sul banco del governo per dare la scalata al seggio del presidente della Camera, Nilde Iotti. L’assalto viene però respinto dal sottosegretario liberale Costa. 26 luglio 1990: si discute al Senato di Servizi segreti e P2, il missino Pozzo viene ferito ad un occhiio da un ”corpo contundente volante” (forse un portaocchiali). 13 maggio 1992: alla camera, al dibattito che precede le votazioni per l’elezione del Capo dello Stato: parla Tatarella (Msi) mentre il missino Pasetto predispone uno striscione: ”Fuori i ladri dal Parlamento”. Il Dc Serra improvvisa ”Piazzale Loreto!”. Urla selvagge, boati. La Mussolini, dita in bocca, fischia. 16 marzo 1993: una grossa corda bianca che forma un cappio viene agitata a Montecitorio dal deputato leghista Luca Leoni Orsenigo. C’è il dibattito sulla questione morale. Siamo in piena Tangentopoli. Sui banchi missini, in prima fila Carlo Tassi, tintinnano le manette. Urla, offese, spintoni con i commessi a dividere i contendenti. 29 aprile 1993: alla Camera viene negata l’autorizzazione a procedere contro Bettino Craxi. Missini e leghisti gridano verso deputati Dc e Psi ”ladri, ladri, venduti, buffoni”. Fascicoli e giornali volano da un settore all’altro. Nel caos i socialisti urlano: ”E’ ripristinata la legalità”. Il liberale Sgarbi ”Finalmente hanno messo il bavaglio ai magistrati”. Bossi ai Dc. ”Porci”. 20 ottobre 1994: gigantesca rissa in Aula alla Camera con i deputati di An Pasetto, Storace, Marenco, all’assalto del Progressista Paissan che li chiama ”tangentari”. Risposta non politica: ”Checca con le unghie laccate”. Seduta sospesa, tre feriti in infermeria. 29 aprile 1998: nell’aula della Camera scoppia una rissa sul caso Juventus-Inter ed il rigore non dato ai nerazzurri. Gramazio di An attacca lo juventino Veltroni e chiede ”quante Fiat hanno guadagnato gli arbitri?”. ”Arbitri ladri” urlano leghisti ed esponenti di An. Il leghista Rizzi chiede la ripetizione della partita, ”magari con arbitri stranieri”, ”della Padanoa”, fa eco Landolfi di An. Tra offese e urla termina la partita in Aula alla Camera".