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 2001  aprile 24 Martedì calendario

Metodi di suicidio: il poeta russo Esenin indossò il frac e si strangolò con la cinghia della valigia in una stanza d’albergo, dopo aver scritto col sangue versi d’addio

Metodi di suicidio: il poeta russo Esenin indossò il frac e si strangolò con la cinghia della valigia in una stanza d’albergo, dopo aver scritto col sangue versi d’addio. Il suo gesto scatenò un’epidemia di imitatori ma anche la sprezzante condanna di Majakovskij: «In questa vita / non è difficile morire. Vivere / è di gran lunga più difficile» (Majakovskij si ucciderà cinque anni più tardi con un’arma da fuoco, specificando: «La mia non è una soluzione, non la consiglio a nessuno»). In una stanza d’albergo si suicidarono anche Pavese, Jean Amery, Sà-Carneiro. Borges pensò al suicidio nel ’34: mentre si recava in treno (con biglietto di sola andata) da un’amica, scese all’hotel "Las Delicias" e si puntò la pistola alla tempia davanti allo specchio. Ma la vista della sua immagine riflessa lo fermò (sembra che succeda spesso: a Tokio le ferrovie hanno deciso di piazzare grandi specchi lungo le pensiline come deterrente per i troppi che si buttano sotto treni e metrò). Jack London morì per overdose di morfina; Heinrich von Kleist era ossessionato dall’idea del suicidio a due ma venne tradito, a 19 anni, dal suo migliore amico, che si uccise da solo senza avvertirlo; la rockstar Kurt Cobain si sparò (motivazione: «Sono un bambino troppo stanco e umorale») così come Hemingway, Tenco, Alighiero Noschese, van Gogh e Raoul Gardini. Tra i sistemi meno scelti, il morso dell’aspide: un solo caso noto, Cleopatra. Unico anche il procedimento adottato dal visconte Luis Elemeda nel 1906, quando si avvide d’aver perso tutto al gioco: «Una cena sontuosa, il meglio della nobiltà parigina e, come dessert, la portata in scena di una gabbia con tre leoni. Dove il visconte serenamente entrò e fu subito sbranato dinanzi a una tavolata prima sorpresa e presto inorridita. C’è chi non ama lo stile dimesso mai, fino all’ultimo» (Serena Zoli).