2 maggio 2001
L’ultimo film di Roberto Benigni, ”La vita è bella”, ha suscitato dapprima consensi unanimi poi, a mano a mano che qualcuno prendeva coraggio, ripetute stroncature (Goffredo Fofi su ”Panorama, Alfonso Berardinelli sul ”Corriere della Sera”, La Porta sull’’Unità, l’appuntamento quotidiano sul ”Foglio” ecc
L’ultimo film di Roberto Benigni, ”La vita è bella”, ha suscitato dapprima consensi unanimi poi, a mano a mano che qualcuno prendeva coraggio, ripetute stroncature (Goffredo Fofi su ”Panorama, Alfonso Berardinelli sul ”Corriere della Sera”, La Porta sull’’Unità, l’appuntamento quotidiano sul ”Foglio” ecc.). Tra quelli che hanno difeso Benigni spiccano Tullio Kezich e Michele Serra. Il dibattito iniziale tra critici e sostenitori è infine sfociato in una lotta tra «bastian contrari» e «conformisti». Nel frattempo il professor Luca Canali, sull’’Unità”, si scagliava contro l’ultimo recital di Giorgio Gaber, una satira dell’era dell’Ulivo, ammettendo di non aver visto lo spettacolo ma di essersi limitato a leggere il resoconto di ”Repubblica”.