St. S. su l’Unit del 30/04/01 a pagina 23., 30 aprile 2001
In tutti i miti arcaici della formazione del cosmo, l’universo comincia con un suono, una luce che suona, un canto di luce
In tutti i miti arcaici della formazione del cosmo, l’universo comincia con un suono, una luce che suona, un canto di luce. Alcuni popoli parlano di un grido luminoso che precede l’inizio di un nuovo ciclo vitale. Gli Egizi identificano l’elemento primario con il grido del dio Thot. Per il pensiero arcaico, l’universo vibra e quindi suona. La sillaba Aum, chiamata «freccia suonante», simboleggia il raggio di sole ed è uno dei mantra fondamentali dell’induismo. Cantare il mantra permette di far suonare all’unisono la realtà interna della persona e quella esterna, vibrando insieme al cosmo. In alcuni passi della letteratura cinese antica si parla dell’universo come di un organismo di vibrazioni: ad esempio nello Yo-Ki «la musica è l’armonia del cielo e della terra... Grazie all’armonia sorgono e si sviluppano gli esseri... La musica è all’inizio della creazione». Anche nella civiltà classica la musica viene messa al centro dell’idea del cosmo. La scienza astronomica aveva come fulcro della sua concezione della volta celeste la teoria dell’armonia delle sfere (secondo cui il corso di ogni astro produce un suono che, unendosi a quello degli altri, genera un’armonia).