2 maggio 2001
Lo scorso venerdì i ministri degli esteri dell’Unione Europea hanno deciso di nominare un ”inviato speciale” che andrà a Belgrado per cercare di riaprire il negoziato tra il governo serbo e i ribelli albanesi del Kosovo
Lo scorso venerdì i ministri degli esteri dell’Unione Europea hanno deciso di nominare un ”inviato speciale” che andrà a Belgrado per cercare di riaprire il negoziato tra il governo serbo e i ribelli albanesi del Kosovo. Si tratterà quasi certamente di Felipe Gonzales, ex primo ministro spagnolo e ora inviato speciale dell’Osce per la Jugoslavia. La decisione è arrivata dopo il secondo rifiuto di Ibrahim Rugova, leader albanese del Kosovo, ad incontrare la delegazione serba arrivata a Pristina, capoluogo del Kosovo. I ministri dell’Ue, per non umiliare Belgrado, hanno confermato l’appartenenza del Kosovo alla Serbia e si sono limitati a chiedere l’apertura di un ufficio Ue nella capitale kosovara e l’invio di altri osservatori europei oltre quelli presenti. Le decisioni sono state rinviate ad una prossima riunione che si terrà a Parigi e alla quale parteciperanno Russia, Stati Uniti e rappresentanti dei paesi confinanti con la Federazione Jugoslava.