Ferdinando Maffioli, il Giornale 27/03/1998, 27 marzo 1998
Nel 1983, sui colli piacentini, presso Lugagnano, venne alla luce il cranio di una balena rostrata, pregiatissimo perché completo di calotta e mostruose mandibole lunghe tre metri; nel 1993 a Besano, nel varesotto, furono scoperti i resti fossili di un ittiosauro di 240 milioni d’anni fa, parente di quello di Ganga, (Ancona), molto più recente (150 milioni di anni) ma ugualmente prezioso per l’ottimo stato di conservazione; nel ’91 sui monti di Trento un ricercatore scoprì la cosiddetta ”pista dei dinosauri”, vero e proprio camminamento utilizzato dagli animali centinaia di milioni d’anni fa, quando la zona era simile a un litorale poco profondo punteggiato da atolli; nel Parco naturale delle Prealpi Carniche, in Friuli, si possono ammirare orme di dinosauro di oltre 200 milioni d’anni fa; l’anno scorso, sulla via Palombarense, a Roma, furono rinvenute zanne di 300 milioni d’anni fa
Nel 1983, sui colli piacentini, presso Lugagnano, venne alla luce il cranio di una balena rostrata, pregiatissimo perché completo di calotta e mostruose mandibole lunghe tre metri; nel 1993 a Besano, nel varesotto, furono scoperti i resti fossili di un ittiosauro di 240 milioni d’anni fa, parente di quello di Ganga, (Ancona), molto più recente (150 milioni di anni) ma ugualmente prezioso per l’ottimo stato di conservazione; nel ’91 sui monti di Trento un ricercatore scoprì la cosiddetta ”pista dei dinosauri”, vero e proprio camminamento utilizzato dagli animali centinaia di milioni d’anni fa, quando la zona era simile a un litorale poco profondo punteggiato da atolli; nel Parco naturale delle Prealpi Carniche, in Friuli, si possono ammirare orme di dinosauro di oltre 200 milioni d’anni fa; l’anno scorso, sulla via Palombarense, a Roma, furono rinvenute zanne di 300 milioni d’anni fa.